Oggi si ritiene unanimemente che lo Pseudo-Luciano e Apuleio abbiano ripreso indipendentemente da Lucio di Patre la storia dell’asino; lo Pseudo-Luciano l’avrebbe abbreviata, Apuleio invece l’avrebbe allungata inserendo molte narrazioni secondarie (ma non è chiaro quali) e variando alcuni dettagli.
Il finale della storia, che Apuleio colloca a Roma, è di tipo religioso e non comico-satirico (anche se su questo l’interpretazione degli studiosi non è unanime).